Sospesi in una dimensione transitoria in cui ogni elemento può essere manipolato per seguire il corso di un pensiero. Tutto giunge vivido e tangibile, ma si tratta di una concretezza gassosa capace di sfuggire ad ogni regola del reale. È una bolla spazio-temporale quella plasmata da Mingle, un ambiente privo di limiti visibili capace di accogliere complesse interpolazioni sonore che si distendono e si comprimono senza mai giungere ad un punto di deflagrazione.
Flessuose saturazioni in lenta espansione si combinano a frequenze granulose generando sequenze evanescenti cadenzate da un pulsare variabile ma sempre ossessivo nel suo reiterarsi. Il battito variando intensità e traiettoria definisce l’atmosfera entro cui vengono modulati cupi flussi lisergici a base di ruvide correnti, persistenze vaporose e frammentarie stille armoniche senza mai determinare una reale scansione temporale. È il ticchettio di una lancetta che torna ostinata a battere sempre sullo stesso attimo dilatando all’infinito una prospettiva duale fatta di morbide sfumature e nervose interferenze.
Un oceano di suono nel quale immergersi alla scoperta di mondi immaginifici.
Original: https://sowhatmusica.wordpress.com/2017/10/17/mingle-ephemeral/